PER ABITARE INSIEME 

Vi abbiamo raccontato di un dono inedito ricevuto due anni fa. Un condominio di 11 appartamenti in Valle Imagna, provincia di Bergamo. Lo stiamo trasformando in una casa per persone di tutte le età che vivono situazioni difficili. 
In questa intervista, Micaela e Giovanni ci raccontano di un progetto di accoglienza che, giorno dopo giorno, diventa realtà.
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Progetto “Per Abitare insieme. Start up di un sistema di housing sociale temporaneo in Valle Imagna” realizzato in partnership con Cooperativa sociale AEPER e Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa d’Almè e con il Contributo di Fondazione Cariplo Bando senza scadenza Housing sociale per persone fragili ed. 2019 


Una comunità che cresce, dentro una comunità che accoglie

Siamo a Costa Valle Imagna, paesino a poco più di mille metri di altitudine e con poco più di 500 abitanti, in provincia di Bergamo. È proprio qui che si trova il condominio che nel 2018 abbiamo ricevuto in donazione da un nostro socio. Era la casa vacanze della sua famiglia, ha deciso di devolverla a noi per finalità di tipo sociale.

In questi due anni, abbiamo iniziato a chiederci come mettere a disposizione questo condominio per le persone in difficoltà e per il territorio della Valle.

Abbiamo iniziato a dialogare con il Sindaco, il Parroco, il Medico del paese, il Barista, il Ristoratore, i nostri vicini. Questi dialoghi ci hanno aiutato a conoscere più da vicino le caratteristiche del luogo e i bisogni dei suoi abitanti più fragili.  A partire da questi incontri e da queste conversazioni, abbiamo intessuto con loro rapporti di fiducia e di collaborazione.

Da tutto questo e dallo slancio verso l’accoglienza degli ultimi della nostra Associazione, è nato il progetto “Abitare insieme. Housing sociale temporaneo in Valle Imagna” in partenariato con il Comune di Costa, il vicino Comune di Roncola, la Parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria, l’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa d’Almé, la Cooperativa sociale AEPER.

Il progetto è sostenuto dal cofinanziamento di Fondazione Cariplo tramite il Bando senza scadenza 2018 per l’Housing sociale.

In circa un anno, abbiamo sistemato cinque appartamenti, altri sei saranno terminati entro fine 2020.  

“Dopo qualche rallentamento dovuto all’emergenza Covid-19, negli ultimi mesi abbiamo ripreso i lavori di ristrutturazione e prima di Natale saranno terminati gli altri sei appartamenti e gli ascensori. Vorremmo organizzare un piccolo evento di inaugurazione. L’anno scorso a Natale abbiamo fatto una festa con partner, ospiti, parroco, assessore. Adesso, non sappiamo cosa fare, lo capiremo insieme in base alle nuove regole che ci saranno per la gestione dell’emergenza”.

A parlare è Giovanni Iacovelli, operatore storico della nostra Associazione che vive nel condominio per seguire i lavori edili, creare rapporti di fiducia con gli abitanti del paese, accogliere e aiutare nella quotidianità gli ospiti degli appartamenti.

Alla sua voce si affianca quella di Micaela Barni che coordina il progetto per il partner Cooperativa sociale AEPER.

“Attualmente ospitiamo cinque persone. Una mamma molto giovane con la sua bambina di quattro anni, due persone anziane e un adulto. C’è una buona convivenza tra le persone. Quello che mi sembra sia scattato è il provare a darsi una mano a vicenda. Per esempio, quando gli operatori non possono accompagnare qualcuno degli ospiti a fare delle commissioni o delle visite, uno degli abitanti del condominio si rende disponibile a farlo con la propria automobile in cambio di piccoli aiuti.

E’ un piccolo mondo l’housing di Costa. Siamo in centro al paese, al centro dell’attenzione e questo ci sta aiutando. Si è creato un rispetto sia all’interno che all’esterno del condominio, per cui i nostri ospiti non vogliono nascondersi, non ne hanno bisogno. Al contrario, sono ben visti, voluti dagli abitanti del paese. Un aneddoto: stiamo realizzando un progetto di animazione con gli anziani del paese. Due signore volontarie della parrocchia hanno chiesto di invitare Roberto, altre due Tarquinio, un’ultima signora Tiziano. Sono tutti ospiti del nostro condominio. I cittadini hanno in mente i nostri ospiti e noi stessi ci stiamo integrando bene.”

Ad aiutare questo processo di integrazione nel territorio sono state alcune figure chiave come il Sindaco, il Medico di base, il Parroco che, in alcuni incontri pubblici di presentazione del progetto alla cittadinanza, hanno speso parole di supporto al nostro progetto, aiutandoci a creare un clima di fiducia.

“All’inizio non è stato facile – ammette Giovanni. Le prime volte, quando uscivo per il paese mi chiedevano se avremmo portato qui dei “tossici”. C’era diffidenza e paura. Poi piano piano, alcuni ospiti delle nostre comunità sono venuti qui a darci una mano coi lavori di ristrutturazione, hanno conosciuto i vicini di casa e alcuni abitanti. E le diffidenze si sono attenuate”.

Micaela ci racconta. “L’Hotel Ristornate Costa, ad esempio, che è proprio sotto di noi, ci ha cucinato il pranzo di Pasqua. Un nostro ospite ha compiuto gli anni a Ferragosto, purtroppo non c’era nessuno di noi per festeggiarlo. Il ristorante gli ha offerto la cena. Il bar di fronte ci ha portato il gelato in un caldo pomeriggio d’estate. La parrocchia ha creato una raccolta fondi per distribuire dei voucher per le famiglie in difficoltà da spendere nei negozi del paese, nei mesi del lockdown. Il parroco e i volontari hanno voluto fortemente che dei voucher fruissero anche gli ospiti del nostro condominio.”

Nei prossimi mesi i lavori di ristrutturazione continueranno, compatibilmente con la stagione e le regole Covid-19.

Contiamo di poter accogliere presto altre 15 persone, prevalentemente provenienti dalla Valle Imagna, ma non solo. Nostri ospiti saranno persone anziane autonome, persone con handicap fisico, adulti fragili, mamme con bambini. Per le persone con handicap fisici sono stati predisposti due appartamenti adeguati, con dotazioni robotiche, spazi ampi e i supporti necessari.

Ci immaginiamo molta vivacità nel condominio. Sappiamo che, in alcuni momenti, la convivenza potrà non essere semplice. Ma siamo fiduciosi che attraverso il supporto degli operatori, degli ospiti e degli abitanti di Costa Valle Imagna saremo in grado di vivere insieme in modo rispettoso e solidale.

 

Per informazioni,

Micaela Barni – Coordinatrice del progetto

micaela.barni@gabbianoonlus.it

micaelabarni@aeper.it