
Ricordiamo la tragedia di Steccato di Cutro attraverso le parole di Antonio, volontario che per molti anni ha insegnato italiano alle persone migranti ospitate nelle nostre strutture.
“Guardo il verde dei tuoi fianchi, il grigio di rocce vive e mi perdo su quanto le onde sui lidi hanno restituito.
Resti di legni fatiscenti, un tempo di barche, di corpi trasformati, ieri persone, oggi solo spoglie: immagini già vissute.
E tu che chiedi se erano regolari, a chi tocca accoglierli. E perdi, ancora, l’occasione per essere umano.”
Per non perdere ancora l’occasione di essere umani.