Nave Giovani

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NAVIGARE COI GIOVANI

Responsabilità, comunità e altre premesse imprescindibili

Coerentemente al concetto di co-evoluzione proposto da Gregory Bateson (1979), secondo il quale:“ A per generare un cambiamento in B deve prima generare un cambiamento in A”, la nostra associazione, si è impegnata a costruire esperienze con il mondo giovanile nell’idea che i pensieri, le azioni, le emozioni che i giovani e gli adolescenti hanno avuto e hanno la necessità di praticare, non possono prescindere dai pensieri, dai comportamenti e dal sentire che gli adulti generano tra sé e verso di loro. Il Gabbiano ha pensato, e continua a pensare, alla popolazione giovanile interagendo con i tanti contesti relazionali, socio-culturali e normativi in cui i giovani abitano, co-costruendo con essi capacità di accogliere e comprendere l’espressione di quei pensieri, emozioni, desideri e linguaggi, protesi verso un’odierna faticosa ricerca di un senso identitario.

La nostra associazione vuole pensare i ragazzi come soggetti attivi, capaci di fare e di far crescere consapevolezza nelle proprie scelte ed azioni, capaci di essere attori competenti nell’apprendere ad orientarsi e a perseguire i propri obiettivi. Ogni ragazzo che incontriamo può fare l’esperienza di sentirsi unico nel suo valore e nelle proprie capacità e modalità espressive, capace e valorizzato tanto nei suoi bisogni quanto nelle risorse. Ogni ragazzo, nell’incontro con il Gabbiano, può scoprire tanto il calore e la sicurezza della relazione quanto la forza dell’autonomia. I ragazzi possono imparare, inoltre, che le loro azioni assumono significati con valore a volte personale o sociale ma sempre in relazione ai propri contesti di vita e alle proprie relazioni significative; che le azioni, i pensieri, a volte espressi e spesso non detti provocano degli effetti, dei quali, in parte, saranno responsabili. La nostra associazione incontra i giovani “dove le cose accadono” attraverso l’unità di strada, i progetti nei vari territori e nelle scuole, nella comunità minori di Morbegno e nell’alloggio per l’autonomia.