Questo è un tempo fermo. Non passa mai.
Penso ai miei figli e a mia madre: vorrei vederli e abbracciarli.
Potrei uscire da qui, ma non posso. Non voglio andare da loro perché potrei infettarli.
Ci sarà una fine?
Non la vedo ancora.
Penso che siamo solo all’inizio, non vedo uno sbocco: siamo bombardati da molte informazioni, ma sono certe che ce ne sono altrettante nascoste.
Non vedo cose positive.
Penso a coloro che soffrono, che sono molti, e se succedesse a me, non so come la vivrei.
Un ultimo pensiero va anche a tutti quelli che soffrono già da prima di altre patologie, ma che non possono curarsi al meglio per colpa di questa epidemia.