L’Associazione Luca Coscioni ha pubblicato sul proprio sito un articolo per interrogarsi se le rivolte che si sono susseguite nelle carceri dopo l’inizio della pandemia del Covid19 siano realmente da attribuirsi alla diffusione del virus, oppure se siano in realtà dovute a un problema ben noto da tempo alle istituzioni tutte: il sovraffollamento. Alla fine di febbraio 2020 all’interno delle carceri vi erano oltre 10.000 persone in più rispetto alla capienza regolamentare. Il virus, il pensiero della diffusione all’interno degli istituti e tra i familiari dei detenuti stessi, il numero dei morti, il blocco dei colloqui hanno sicuramente contribuito al degenero di una situazione che era già estremamente precaria.

Associazione Luca Coscioni: le rivolte in carcere sono per il Coronavirus?