Oggi è una ricorrenza importante.
Nella nostra Casa Alloggio di Tirano, ospitiamo 12 persone che convivono con l’ #AIDS. Riceviamo costantemente nuove richieste di ingresso e segnalazioni, soprattutto da parte di ospedali e carcere. Perché l’HIV/AIDS non si è mai fermato.
Per questo è necessario tenere alta l’attenzione.
Mauro della nostra Casa Alloggio ci racconta di sé e della vita con gli altri ospiti, in un’epoca in cui alla certezza di un virus contratto (HIV), si aggiunge la paura di contrarne un altro (COVID-19).
“Ognuno cerca di convivere con il proprio malessere come può. Per questo si cerca di fare gruppo, di aiutarsi a vicenda. Nel periodo di isolamento per la pandemia causata dal COVID questo è diventato più forte ed importante. Nella sfortuna c’è la fortuna: abbiamo la possibilità di stare insieme qui in Casa, dialogare, ascoltarci, aiutarci a vicenda. La somma delle cose negative ci spingono a dare maggiore fiducia alle persone che ci stanno più vicine, ci si apre di più verso l’altro. La Casa Alloggio è una famiglia, quando qualcuno è in difficoltà, nonostante i nostri problemi, spontaneamente facciamo gruppo e ci aiutiamo. Nonostante la malattia non ci tiriamo indietro, siamo uniti.”
Per questo è necessario tenere alta l’attenzione.
Mauro della nostra Casa Alloggio ci racconta di sé e della vita con gli altri ospiti, in un’epoca in cui alla certezza di un virus contratto (HIV), si aggiunge la paura di contrarne un altro (COVID-19).
“Ognuno cerca di convivere con il proprio malessere come può. Per questo si cerca di fare gruppo, di aiutarsi a vicenda. Nel periodo di isolamento per la pandemia causata dal COVID questo è diventato più forte ed importante. Nella sfortuna c’è la fortuna: abbiamo la possibilità di stare insieme qui in Casa, dialogare, ascoltarci, aiutarci a vicenda. La somma delle cose negative ci spingono a dare maggiore fiducia alle persone che ci stanno più vicine, ci si apre di più verso l’altro. La Casa Alloggio è una famiglia, quando qualcuno è in difficoltà, nonostante i nostri problemi, spontaneamente facciamo gruppo e ci aiutiamo. Nonostante la malattia non ci tiriamo indietro, siamo uniti.”